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Una storia sbagliata (che brutto affare)

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Un viaggio indimenticabile

Partimmo da Marina, lo ricordo bene. In tre, mio padre alla guida di una Lancia Fulvia ed io e Caceo coi nostri biglietti numero 1 e 2 acquistati il giorno di inizio  della prevendita. Qualche nostro parente si era presentato direttamente allo sportello, ovviamente. Era l’estate che precedeva la mia prima vacanza da solo  e quella successiva al successo di “Ti Amo”. Il mese credo fosse luglio, l’anno invece è certo,  era il 1977. La nostra estate era ancora piena di mare, spiaggia, subbuteo, serate in bici a Marina, amici, calciomercato e musica. E quella era la serata di cui avremmo parlato nei giorni a venire.

Il viaggio durò almeno un’ora e mezzo, come previsto; arrivammo col giusto anticipo davanti al tendone, ma i cancelli erano già aperti e ci toccò un buon posto ma non, come speravamo, nelle primissime file. Azionai il registratore appena si spensero le luci. Ancora oggi, riascoltandolo, è quando inizia il concerto che mi emoziono. Rivedo una sigaretta accesa all’altezza del piano elettrico, sull’estrema destra del palco. Poi un faro ad illuminare il tastierista che indossa la maglia di una tuta e muove scompostamente i capelli mentre inizia il fraseggio di “Suggestioni di un ritorno in campagna”. Poco dopo, nel buio, gli altri musicisti prendono il loro posto sul palco e fanno il loro ingresso nel pezzo che diventa corale, bellissimo e struggente. Nel secondo pezzo, all’improvviso, entra sul palco il vocalist, vestito con la salopette di jeans come usava all’epoca, accolto dal giubilo nostro e del pubblico (“Eccolo, eccolo”, riporta fedele, tra gli schiamazzi, la registrazione…).  Sapevamo i pezzi a memoria e potevamo riconoscerli alle prime note. La testa era piena dei significati metaforici, veri o immaginati, di ciascun pezzo. Fu un concerto denso, lungo e vibrante che avrei voluto non finisse mai. Invece finì. Tornammo nella notte alle nostre case di villeggiatura e dal giorno successivo eravamo diventati “quelli che lo avevano visto”. Fieri e felici, disdegnavamo le musiche dei juke box, gelosi della nostra esperienza diretta; stavamo con gli amici ma avevamo la testa altrove. Poi anche quell’estate si consumò, tra tornei di subbuteo e girate in pineta. Se non ricordo male l’Inter fece una campagna acquisti disastrosa che avrebbe pagato negli anni a venire. Tornammo in città alle nostre scuole, ciascuno con la propria copia della (pessima) registrazione del concerto.

L’estate dopo ci accorgemmo che era cambiato tutto: le radio, la musica non erano più quelle di prima, era uscita la disco music e anche il  nostro gruppo di amici del mare era cambiato, eravamo cresciuti ed iniziavano ad interessarci più le ragazze della spiaggia che le partite di subbuteo a casa Bordiga. Cominciammo ad andare a ballare e a inseguire altri miti musicali, io li scelsi tra quelli della west-coast, Caceo si calò nel punk. Adesso avevamo le vespe per girare Marina, ma ognuno andava per conto proprio, dietro ai suoi giri. Non sapevamo che le serate in bici a parlare nel buio della pineta di quel concerto non sarebbero tornate. Sarebbe arrivato tutto quello che ci aspettavamo, vacanze in vespa con gli amici, ragazze a cui parlare della nostra musica e solo pochi anni dopo, addirittura il walkman, un sogno diventato realtà. Avremmo viaggiato all’estero, scoperto e dimenticato amori ed errori, finito le scuole, iniziato la vita vera. Ma non avremmo mai più vissuto l’emozione del primo concerto del nostro gruppo preferito, il banco del mutuo soccorso.

Il pezzo
This year's Model (Elvis Costello)

See her picture in a thousand places 'cause she's this year's girl
You think you all own little pieces of this year's girl
Forget your fancy manners
Forget your English grammar
'Cause you don't really give a damn about this year's girl

Still you're hoping that she's well-spoken 'cause she's this year's girl
You want her broken with her mouth wide open 'cause she's this year's girl
Never knowing it's a real attraction
All these promises of satisfaction
While she's being bored to distraction being this year's girl
Time's running out, she's not happy with the cost
There'd be no doubt, only she's forgotten much more than she's lost

A bright spark might corner the market in this year's girl
You see yourself rolling on the carpet with this year's girl
Those disco synthesizers
Those daily tranquilizers
Those body-building prizes
Those bedroom alibis
All this, but no surprises for this year's girl
All this, but no surprises for this year's girl
All this, but no surprises for this year's girl

Una storia sbagliata (F. De Andrè) 

E' una storia da dimenticare
e' una storia da non raccontare
e' una storia un po' complicata
e' una storia sbagliata.

Comincio' con la luna sul posto
e fini' con un fiume d'inchiostro
e' una storia un poco scontata
e' una storia sbagliata.

Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

E' una storia di periferia
e' una storia da una botta e via
e' una storia sconclusionata
una storia sbagliata.

Una spiaggia ai piedi del letto
stazione Termini ai piedi del cuore
una notte un po' concitata
una notte sbagliata.

Notte diversa per gente normale
notte comune per gente speciale
cos'altro ti serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

E' una storia vestita di nero
e' una storia da basso impero
e' una storia mica male insabbiata
e' una storia sbagliata.

E' una storia da carabinieri
e' una storia per parrucchieri
e' una storia un po' sputtanata
o e' una storia sbagliata.

Storia diversa per gente normale
storia comune per gente speciale
cos'altro vi serve da queste vite
ora che il cielo al centro le ha colpite
ora che il cielo ai bordi le ha scolpite.

Per il segno che c'e' rimasto
non ripeterci quanto ti spiace
non ci chiedere piu' come e' andata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata
tanto lo sai che e' una storia sbagliata.

comiso.jpg
comiso

della breve vacanza ragusana, dovrei segnalare, ibla, merzememi, comiso, i luoghi di montalbano, le varie spiagge disseminate in mezzo alle serre, il lumacaio di vittoria, don serafino a marina di ragusa, il bagno ad acicastello e la gita a zafferano etnea, la gioia di passarte mezza giornata a Chiaramonte Gulfi ed altro che mi sfugge...come la casa di Quasimodo a Modica eil cioccolato artigianale.... quì metto la postcard di Comiso dove eravamo alloggiati (accanto alla base militare...che in foto non si vede!)

caro diario ...
 

bè, ero incerto .se è dal I° novembre 2005 che non rinnovavo qs pagine, una ragione dovrà pur esserci…fatto sta che al ritorno dalle vacanze mi è presa la voglia di pubblicare qualcosa, ma rientrare nei meandri di tripod è stato un bel casino.. però alla fine “gliela ho fatta”! Le scelte di editing dicono già tutto :  il titolo si rifà a De Andrè (qs estate ho visto una loro cover band, i Faber che mi sono piaciuti davvero) e a (perdonatemi l’accostamento che potrà sembrare irriguardoso) Jo Chiarello, adesso inserita nel mucchio trash, ma che all’epoca mi sembrò una delle cose migliori del sanremo vinto da Alice (per la quale, sommessamente, tifavo!). Il pezzo di Faber è riferito alla morte di PPP, come forse sapete. L’apertura dedicata al sempiterno Banco, visto anch’esso in concerto in una esibizione memorabile (in quel di Cecina), oggetto di una passione giovanile. Mi sono poi imposto di non parlare, almeno per una volta di Fiumani (comprate gli ultimi Cd, però!). E neanche dell’inter, che nel breve lasso di tempo trascorso senza pubblicare ha vinto quello che sappiamo.In pratica, nonostante il tempo passato, non ho argomenti di conversazione…

Solo spunti da qs parti (ed un Costello del '77 davvero immenso!) che segnalano quello che mi piace…(in fondo è il mio diario, no?).

..a proposito di Jo, quà trovate, il testo del pezzo + il link a you tube con l'esibizione sanremese e infine alcune note d'autore...e non mi dite neanche grazie?!?

...quello che vedete quì sotto è il mio scooter, compagno fedele da 10 anni, di cui 5 (fino all'aprile scorso, trascorsi in garage), ina foto che lo riproduce nelle sue condizioni ottimali. Prechè qs presazione? Perchè il giorno di rientro dalle ferie, lungo la discesa di artimino  è scivolato sul ghianino mandando il suo guidatore-cioè il sottoscritto- a gambe all'aria. In sostanza ho interpretato a modo mio "Tu fai ruggire forte il motore" : l'impatto, l'impatto, l'impatto era forte, il danno, il danno, il danno fu lieve.. Escoriato ma felice ho raggiunto la via di casa...

cnred.gif

infine parliamo dei letture estive : archiviando Veronesi tra quelle pre -mare (Brucia, Troia e Caos Calmo), la mia scaletta recita : Coe con la pioggia prima che cada (che mi ha incantato), L'ombra del vento (piaciuto un sacco), Un'ultima stagione da esordienti (ragno della strta don't mind!), Macaronì (un guccini d'annata), un commissario Bordelli a caso, Breakfast on pluto e Storia di te. Bè, può bastare, direi...

Ma come tacere di Brindando coi demoni? (avevo promesso di non farlo, ma non sfuggo alla citazione di Fiumani!).

E po perchè non citarsi? vedi quà sotto : il mio brevissimo pezzo sul mio sogno degli anni '70 (e non parliamo di ragazze, ma di uomini in mut..in pantaloncini)

fanza 4 : al suo interno il pezzo the dreamer about QPR!!!

queens_park_rangers_1968-69.jpg

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